2016, Milano, Presentazione Le case della fede

Presentazione di Gabriella Cattaneo e Paolo Sartor, Le case della fede, 16 aprile 2014, Istituto Marcelline, Milano.

3, In conferenza, 2

Testo della Presentazione

Il mio compito in questa sede è esclusivamente quello di indicare i punti salienti del libro di Gabriella Cattaneo e di Paolo Sartor, sottolineandone in particolare ciò che esso ha di caratteristico. Ciò che è l’elemento originale è quanto segue, che qui indico a modo di indice:

l’evoluzione, in chiave storica, delle varie parti del luogo di culto cristiano e dei suoi annessi IN RAPPORTO ALLE FUNZIONI ecclesiali – che sono le seguenti:

il LUOGO DEL POPOLO DI DIO,

il LUOGO dell’INSEGNAMENTO,

il LUOGO della celebrazione dei SACRAMENTI DEL BATTESIMO, della PENITENZA e dell’EUCARESTIA,

il LUOGO della della CUSTODIA DEI CORPI SANTI, della PREGHIERA E DELL’ADORAZIONE.

Il libro tratta soprattutto IL RAPPORTO CON IL CONTESTO geografico e sociale del territorio.

I luoghi deputati a ciascuna delle suddette funzioni sono esaminati nel loro evolversi cronologico, con particolare attenzione ai documenti ecclesiali e specificamente ai documenti conciliari e post-conciliari e al rinnovamento liturgico del secolo scorso.

Uno spazio specifico è dedicato alle CASE DEI CONSACRATI e alle varie caratteristiche di chiese, monasteri e conventi in rapporto alle diverse tipologie di vita religiosa, in ispecie a quelle dei Benedettini, dei Certosini, dei Francescani e Domenicani, dei Gesuiti e dei Cappuccini – Cappuccini che sono frati francescani, costituiti però nel sec. XVI e aventi proprie e differenti peculiarità.

Delineato ciò, mi preme dire che il libro inizia esponendo l’evoluzione di quello che è “luogo di culto”, originariamente, a livello etnologico, cioè presso i cosiddetti “primitivi”, un’area situata all’aperto, resa tuttavia sacra per la manifestazione della divinità, quindi chiusa idealmente, cioè isolata, per questo chiamata, in greco, témenos, che vuol dire tagliato fuori dal resto del territorio, cioè recinto – e in effetti poteva essere realizzato anche un recinto fisico, come, presso i Celti, il recinto innalzato intorno all’albero sacro.

Da questa configurazione originaria il libro passa a informare sulle caratteristiche del luogo di culto – in seguito divenuto luogo racchiuso tra pareti, o tempio, costituito originariamente da una cella – presso vari popoli e secondo varie religioni: presso il mondo classico greco e romano, nel buddismo, nell’induismo, nell’ebraismo – con varie esemplificazioni anche in area italiana -, nell’islamismo – secondo i diversi periodi storici -, infine nel cristianesimo.

Si tratta dunque di Riferimenti interreligiosi, in una panoramica la quale permette paralleli e confronti che sottolineano caratteri architettonici comuni come costanti radicate nell’antropologia religiosa.

Approfondimenti

Il testo contiene numerosi approfondimenti, e qui io tengo a sottolineare quegli spazi di approfondimento che rimandano con links alla letteratura, ai documenti storici, ai collegamenti culturali di vario genere

Elemento didattico

Un’attenzione specifica da parte degli Autori che sono docenti di Scienze Religiose è dedicata, con un capitolo specifico, all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, con suggerimenti per percorsi interdisciplinari che collegano insegnamento della religione cattolica, arte cristiana, storia, educazione all’immagine, lingue straniere. Inoltre è offerto un esempio di progetto didattico di visita guidata interdisciplinare a una chiesa con indicazioni anche pratiche per la visita stessa. Anche la bibliografia indicata è mirata soprattutto a una declinazione didattica.

Contesto storico-artistico

Un Capitolo è dedicato ad una sintesi dei successivi periodi artistici nell’ottica specifica dell’arte cristiana, con collegamenti alla tradizionale periodizzazione della storia dell’arte, alla teologia e alla liturgia, alla temperie socio-culturale e ideologica dei vari periodi.

Immagini e glossario

Il testo è corredato da numerosi disegni e piantine e da un glossario che permettono al lettore senza una specifica preparazione artistica di orientarsi sui principali termini ed elementi del linguaggio specifico.

Lascia un commento