2004 – Dante e Francesco

Dante e san Francesco, Rosetum, Milano 2004, pp. 66.

 Dante e san Francesco. Copertina

Presentazione

La Commedia di Dante risente dell’ideologia «pauperistica» influenzata dalla corrente radicale degli Spirituali dell’Ordine dei frati minori, secondo cui non solo per i francescani, ma per la Chiesa intera vige l’obbligo di vivere in povertà, cioè di non possedere alcun bene economico.

Anche il canto «francescano», l’XI del Paradiso, sottende questa concezione. Ma, in esso, Dante elude ogni polemica animosa e offre un Francesco che, con disarmante naturalezza, s’innamora della Povertà e le «corre» dietro: “dietro a tanta pace”.

Questo esito rivela che l’ispirazione al personaggio, in Dante, è davvero intima, profonda: Francesco, se scelse la Povertà con la stessa ferocia con cui la Povertà s’era unita a Cristo fin “sulla croce”, lo fece senza contestare, senza litigare. “Regalmente”: come un re: Ma “pusillo”: piccolino e povero.

Ne è derivato uno squarcio di biografia francescana che è tutta passione forte ma “dolce”: come lo “sguardo” dello sposo alla sposa: “sì la sposa piace”.

 

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