A mio padre

A mio padre, «Gli Artisti del giorno», 1 (1986) p. 7.

A mio padre

 Quel giorno venivi a trovarmi

mentre te ne stavi andando dal mondo.

Mi dicevi quel giorno:

«Non importa se resto ancora nel

[mondo».

Potevi, ancora, restare con noi,

potevamo ancora restare con te.

Non hai detto più nulla

che fosse di pianto:

neppure un conforto che fosse di pena.

Chi ti stava vicino? Tu

starai ancora vicino.

A volte ci basta il silenzio,

a volte

il silenzio è di troppo.

Occorre la morte.

Da allora sei vivo

e parli

con noi. I vivi non parlano mai

se non sono già pronti a morire.