Per gli errori di Cristoforo

 

(Inedito)

Per gli “errori” di padre Cristoforo

Uccide. Ed è

per giustizia.

Le buone intenzioni non bastano,

l’orgoglio non salva nessuno.

Il volto scavato

espia l’omicidio

tra i morti,

lo sguardo si sperde

sul mondo appestato…

Addio,

castello perduto dove un giorno difesi

la donna innocente, dove crebbe uno zelo impaziente

che spense il lumignolo.

 

Incantata tra i monti di Lecco,

addio Pescarenico rustica,

dove vissi con l’ansia per l’uomo che soffre

ed ebbi in compenso il castigo.

 

La notte s’è fatta più chiara

sugli stenti di questo servizio

funereo, al Lazzaretto l’aurora

già appare tra i morti:

l’amore per l’uomo è l’unica cosa che vale.

 

Domani nessuno verrà:

la morte non basta a rifare una vita.

 

Addio, screpolate

carni al rigido inverno, il sonno, in convento,

interrotto dal canto dei Salmi,

pareti ghiacciate sul volto, le orme segnate

di sangue

cantavano i nostri sussulti

sulla via della casa di Agnese,

il silenzio copriva i nostri singulti.

 

Soffuso di pace, in convento,

il coro sapeva la nostra preghiera, la gioia invadeva

di fuori,

sui rovi confitti nei piedi.

Le spine entrano ancora più dentro.

 

Non ho più da perdere nulla, la sabbia

cancella le tracce, la fonte s’è già disseccata, la vista

che guarda

lo stagno tra i lidi di canne

dal vento piegate. La mano malferma

non conosce un destino sicuro:

 

sicuro è soltanto il dono di Dio.

 

Un Lazzaretto ricopre il destino

e prepara catafalchi taciuti:

dove può essere tutto

giustizia

e può essere tutto pietà. Percio ti ringraziamo per tutto,

Signore: per la notte solcata a cercare Lucia,

per la tua cortesia

che m’ha umiliato attraverso il padre guardiano,

per l’angustia dell’animo,

per ciò che mi ha portato il convento,

per il duro momento

che mi ha visto stringere i freni:

l’ingiuria subita è ristoro;

per questo decoro

che chiude il nostro cammino.

 

Ai tuoi altari di pace

abbiamo innalzato la prece,

ridato una voce

al soffocato sospiro.

E ti ringraziamo per tutti coloro

che tu ci hai donati

in questo zoppicato

cammino.

Quaggiù.